Web Marketing

Come creare contenuti validi per l’inbound marketing

Scopri come muoverti nell'inbound marketing: creando contenuti differenti per ogni tua presenza online, ma con strategie adatte per il blog aziendale e i tuoi profili sociali.

Pubblicato il 16/06/2016

Nei giorni scorsi abbiamo imparato il concetto di inbound marketing, un’alternativa molto più redditizia e meno dispendiosa per migliorare le vendite di servizi e prodotti rispetto alle vecchie tecniche pubblicitarie.

Nell’inbound marketing non c’è più un messaggio costruito in modo distaccato da parte dell’azienda, ma soprattutto non c’è più un atteggiamento autoreferenziale e autopromozionale che col tempo abbiamo iniziato a guardare con diffidenza e scetticismo.

Il principio dell’inbound marketing è chiaro: bisogna creare contenuti efficaci e di valore per attirare potenziali clienti. L’azienda deve puntare sul web e sulle sue numerose piattaforme di condivisione per farsi conoscere e apprezzare.

 

Sito aziendale e blog: i primi passi dell’azienda nell’inbound marketing

La presenza di un’azienda online inizia dal suo sito: quello è il principale canale di comunicazione. Il primo passo in assoluto nell’inbound marketing è quindi pubblicare nel sito aziendale contenuti efficaci: contenuti che convincano i potenziali clienti dell’affidabilità dell’azienda.

Il secondo passo è rappresentato dal blog aziendale: creare un calendario di contenuti da pubblicare con continuità è il modo migliore per fidelizzare gli utenti e trasformarli in clienti.

Sito aziendale e blog sono quindi i primi passi che un’azienda deve compiere sulla strada dell’inbound marketing.

 

Differenziazione dei contenuti

I messaggi pubblicitari si somigliano un po’ tutti: spesso basta cambiare il nome dell’azienda o del prodotto o servizio e il risultato non cambia. Questo è il succo dell’outbound marketing.

Nell’outbound marketing il messaggio inviato è più o meno lo stesso perché si basa su mezzi di comunicazione a grande diffusione come radio, TV, cartelloni pubblicitari, telemarketing: praticamente tutta la popolazione può accedere a quei mezzi e quindi conoscere il messaggio pubblicitario. Qualcuno abboccherà.

Nell’inbound marketing invece l’approccio è differente. Il messaggio da inviare è pensato per un pubblico interessato, per un pubblico che realmente ha bisogno dei prodotti o servizi offerti dall’azienda.

Ecco che la differenziazione dei contenuti da creare e divulgare diventa una regola da rispettare. I contenuti vanno differenziati perché sono tante le piattaforme di condivisione e perché nel web sono tanti i concorrenti fra cui emergere.

Differenziare i contenuti, anche nella stessa piattaforma (blog, social media), significa anche mostrarsi creativi, attenti alle esigenze degli utenti, ma significa anche capire quali contenuti sono più apprezzati, quali funzionano meglio di altri.

 

Strategie e piani editoriali per le diverse piattaforme di condivisione

L’inbound marketing ha bisogno di strategie per dare risultati. Ogni piattaforma di pubblicazione va studiata, il pubblico che la frequenta va studiato, ne vanno analizzate le preferenze, il suo approccio ai contenuti creati dalle aziende concorrenti.

Tutto questo permette a un’azienda di creare contenuti veramente adatti al suo pubblico di riferimento e di guadagnare clienti.

È quindi facile intuire come sia necessario progettare i contenuti da pubblicare nel blog e nei profili sociali aziendali.

Un blog ha bisogno di un piano editoriale per esistere e attirare lettori. Il piano editoriale è il progetto stesso del blog:

  • quali argomenti trattare
  • come trattarli
  • con quale periodicità pubblicare
  • quali commenti approvare ai post pubblicati
  • che linguaggio usare
  • ecc.

Sebbene il blog, assieme al sito, resti il canale ufficiale di comunicazione di un’azienda – perché il blog è un luogo virtuale di proprietà dell’azienda – non è oggi sufficiente a garantire alle aziende un costante traffico di utenti interessati, quindi di potenziali clienti.

L’azienda deve affiancare al blog alcuni profili sociali, in base alla tipologia di prodotti e servizi offerti.

Facebook, Twitter, Instagram, Google Plus, Linkedin sono piattaforme social che hanno bisogno di altrettanti piani editoriali, perché sono diverse una dall’altra e richiedono quindi linguaggi diversi, ma anche contenuti diversi.

La pubblicazione di uno stesso contenuto in ogni profilo sociale dell’azienda è controproducente. Si tratta in fondo di contenuti duplicati, quando dovrebbero essere diversificati.

Ogni piattaforma di pubblicazione – blog, social media – ha format e linguaggi diversi, quindi ogni contenuto, anche se veicola uno stesso messaggio, va creato e strutturato per essere adattato alla piattaforma scelta.

Creare contenuti validi per l’inbound marketing significa pensarli per un pubblico preciso e per una precisa piattaforma.

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