Pubblicato il 09/09/2016
Hai già deciso di aprire un blog per la tua azienda? Non fermarti al sito aziendale, oggi più che mai è indispensabile per farti conoscere online e migliorare la tua presenza reale, la tua immagine e anche i tuoi fatturati.
Al sito aziendale, per rendere la comunicazione nel web completa, vanno affiancati un blog e i profili sociali più adatti.
Oggi parliamo di blog. Di blog aziendale. Anzi, oggi parliamo degli errori che un’azienda commette più frequentemente quando apre un suo blog.
Se hai quindi deciso di avere un blog per la tua azienda, inizia a conoscere “cosa non fare”, prima di passare a “cosa fare”. Dagli errori si impara e se puoi conoscerli prima di commetterli, è tanto di guadagnato.
Non affidarsi ai professionisti del web
Questo è il primo errore in assoluto. La comunicazione online va affidata a un’agenzia web di fiducia, che sa, meglio di te, come muoversi nella rete, come realizzare un sito professionale, come impostare e strutturare un blog.
Aprire un blog è semplicissimo. Ci sono tante piattaforme che diffondono questo messaggio, che conquistando i neoblogger puntando su questa semplicità. Basta iscriversi a una piattaforma gratuita e puoi aprire un blog in meno di 5 minuti.
Ma è la scelta giusta?
Anziché rispondere a questa domanda, leggi i punti fondamentali per avere un blog di successo, che da solo non potrai sviluppare.
- Strategia: tutto parte da una strategia. Devi sapere a cosa ti serve un blog e come farlo funzionare in modo che porti risultati. Un’agenzia web studierà il mercato online, i tuoi concorrenti, i tuoi prodotti e servizi per arrivare alla giusta soluzione per te.
- Progettazione: dalla strategia alla progettazione del blog. Scegliere la giusta piattaforma, integrare il blog nel sito, scegliere gli argomenti da trattare, definire in breve quello che viene chiamato piano editoriale.
- Copywriting: sai scrivere per il web? Quasi sicuramente no, anzi è molto probabile che tu non conosca il concetto di scrittura per il web. Un articolo per il blog va impostato secondo specifici criteri, che solo un web copywriter conosce.
- SEO: è l’ottimizzazione dei contenuti per i motori di ricerca. C’è ancora qualcuno che ignora cosa sia la SEO e quanto sia importante per far sì che una pagina web venga trovata facilmente nelle ricerche su Google. È una parte tecnica, che va affidata ai professionisti.
- Periodicità: un blog aziendale va curato costantemente, non puoi pubblicare un articolo e poi abbandonare il blog per mesi. Per il blog aziendale serve un calendario editoriale delle pubblicazioni, quindi un elenco mese per mese di cosa pubblicare nel blog. I tuoi lettori – che sono poi i tuoi potenziali clienti – devono vedere un blog vivo e in crescita.
- Promozione del blog e dei post: blog e social media devono interagire, ogni post va diffuso nei social secondo una strategia e secondo le caratteristiche del social.
Pubblicare contenuti senza qualità e valore
Vuoi attirare clienti online? Lascia stare le vecchie forme di pubblicità, che oggi stanno perdendo valore e soprattutto non convincono più i clienti. Oggi, nel web, bisogna conoscere il concetto di inbound marketing.
Creare contenuti di valore e di interesse per i tuoi lettori significa fidelizzarli, convincerli della serietà e della professionalità della tua azienda. Significa conquistare la loro fiducia.
Non coinvolgere i lettori
Quando un lettore ti lascia un commento nel blog, quando commenta un articolo pubblicato, a quel lettore va data una risposta. Si chiama conversazione. Si chiama anche rispetto per chi ha speso tempo a leggere il tuo blog e a lasciare una sua traccia.
Un blog è soprattutto conversazione, dialogo con i potenziali clienti e con quelli già acquisiti. Un blog aziendale è un contatto diretto fra te (l’azienda) e i tuoi clienti.
Scrivere articoli impersonali
Ciò che devi evitare nel tuo blog è l’uso del classico e odiato linguaggio “aziendalese”, che molti ancora si ostinano a usare. Un linguaggio totalmente impersonale e, cosa peggiore, anche incomprensibile.
Esiste una parola nuova per definire il linguaggio più indicato per un blog: conversazionale. Il che non significa esattamente colloquiale. Non devi scrivere come parli, magari usando parole e frasi gergali, ma scrivere come se stessi dialogando faccia a faccia con i tuoi clienti, per metterli a loro agio.
Questi sono i 4 errori che più di frequente si trovano nei blog aziendali. Evitarli è possibile. Evitarli significa partire avvantaggiato rispetto ai tuoi concorrenti.