Web Marketing

7 domande da porsi prima di aprire un sito aziendale

Quello che devi sapere prima di farti realizzare il tuo sito aziendale. Le domande più frequenti poste dai clienti a una web agency.

Pubblicato il 04/05/2016

Hai finalmente deciso di avere anche tu un sito aziendale. In fondo viviamo nel XXI secolo e il web è sempre più presente nelle nostre vite, le persone sono sempre più connesse alla rete e in pratica ci vivono.

Le ricerche di prodotti e soluzioni avvengono ormai soltanto online, oltre al passaparola che non muore mai. Ma anche il passaparola è spesso legato al web.

Vuoi continuare ad avere clienti? Allora devi essere online, il che non significa iscriversi a Facebook o, meglio, non significa solo questo.

Oggi non ti parleremo di come costruire un sito, perché questo argomento è solo marginalmente di interesse per un’azienda o un professionista che ha bisogno di avere una presenza online, ma parliamo di quali domande ti devi porre prima di aprire il tuo sito aziendale.

Sono domande che molti si pongono, domande che anzi vengono poste spesso alle web agency. Vediamo allora di dare una risposta a queste domande.

 

I clienti troveranno il mio sito su Google?

Una domanda tipica che abbiamo sentito è: “Perché cercando il mio sito su Google non l’ho trovato?”. Il problema è che quella domanda è stata posta 4 giorni dopo la messa online del sito.

Cerchiamo prima di tutto di capire che cosa significa trovare un sito su Google.

Le persone cercano informazioni su Google usando una combinazione di parole che corrispondono ai loro bisogni. Per esempio possono cercare “terme in Valtellina” o “ristoranti giapponesi a Milano” o “accessori auto a Palermo”.

Se il tuo sito, appena apparso online, è un sito di terme valtellinesi o se hai un ristorante giapponese a Milano o un’attività di ricambi auto a Palermo, è molto probabile che non appaia nei risultati delle ricerche in così poco tempo.

Per poter apparire nei risultati un sito deve superare due fasi:

  1. Indicizzazione: ossia la registrazione del sito negli archivi di Google. Google sa che esiste quel sito e deciderà in che posizione dei risultati inserire le sue pagine. In genere richiede poco tempo, a volte anche poche ore, ma neanche Google dice esattamente quanto tempo potrà richiedere, perché dipende da vari fattori.
  2. Posizionamento: in realtà il posizionamento, più che una fase, è una serie di operazioni utili a far comparire un sito in buone posizioni nei risultati (leggi: in prima pagina) con una serie di parole chiave che corrispondono ai temi principali del sito. È un procedimento che richiede tempo e esula dall’argomento di questo post.

Quindi come rispondere alla domanda? I tuoi clienti troveranno il tuo sito o no su Google?

L’unica risposta da dare è: dipende. Se il sito è stato realizzato in modo professionale, se dietro il suo progetto è stata creata una buona strategia, se il sito non verrà abbandonato ma tenuto in vita con opportuni contenuti, allora i clienti lo troveranno.

 

Devo essere anche su Facebook?

Sì e no è la risposta giusta. Ma c’è un’altra risposta da dare: non devi essere solo su Facebook. Non fare il grande errore di scegliere una pagina Facebook anziché un sito aziendale.

Devi essere su Facebook se la tua attività lo richiede. Ci sono attività commerciali e professionali che possono ottenere riscontri positivi – quindi acquisizione di nuovi clienti e fidelizzazione dei vecchi – promuovendosi su Facebook. Ma è un discorso che non vale per ogni tipo di attività.

 

E devo iscrivermi anche agli altri social network?

Stesso discorso: dipende dalla tua attività. Essere iscritto su tutti i social network è un enorme impegno e seguire tutti quei profili social creando buoni contenuti è anche una grande spesa per l’azienda.

Chi creerà il tuo sito dovrà consigliarti sulla strategia migliore. Per un’azienda turistica essere su Instagram funziona, perché il turismo si presta alle immagini: tutti vogliamo vedere belle foto dei luoghi da visitare.

Ecco perché la tua presenza sui vari social network va studiata con attenzione.

 

Devo avere anche un blog?

Questa è una domanda molto frequente. La risposta è ancora “dipende”. Se apri un negozio di generi alimentari in un piccolo paese, non è certo necessario avere un blog. Ma se apri un’agenzia di viaggi, per esempio, o se sei un libero professionista che lavora nel campo del web marketing, allora un blog ti servirà.

Ancora una volta dovrà essere la tua web agency a consigliarti. Un blog aziendale si apre per i seguenti motivi:

  • rafforzare le pagine del sito principale: parlando degli argomenti relativi ai tuoi prodotti e servizi migliorerai l’autorevolezza del sito e anche il posizionamento di quelle pagine
  • mantenere i contatti con clienti e potenziali clienti: comunicazione diretta con le persone, dialogo con i propri clienti, caduta delle barriere che separano l’azienda dai suoi clienti
  • pubblicare novità e offerte: anche la parte promozionale conta, a patto che non rappresenti la percentuale maggiore di contenuti nel blog

Se pensi che la tua attività ha bisogno di tutto questo, allora apri un blog aziendale.

 

Dove compro il dominio?

In genere chi ti realizzerà il sito aziendale saprà consigliarti su un buon servizio di hosting (acquisto del nome di dominio – per esempio ueppy.com – e spazio web associato). Di sicuro dovrà prima consigliarti sulla scelta del dominio da comprare, quindi è meglio non comprare prima il dominio e poi cercare una web agency, perché il più delle volte il cliente ha dimostrato la sua abilità a trovare nomi lunghissimi, difficili da ricordare o con un numero indefinito di trattini a separare le parole.

 

Quanto mi costa il sito?

A questa domanda è impossibile rispondere. Se qualcuno ti darà un costo senza prima aver parlato con te della tua attività e aver capito di quale sito hai bisogno, ti sta truffando.

Un sito ha tantissime sfaccettature. Il suo costo non può essere definito a priori, ma soltanto a posteriori di vari incontri e dialoghi fra web agency e cliente.

 

E se me lo faccio da solo con qualche servizio online?

Allora di sicuro nessun cliente ti troverà mai su Google.

Da diversi anni appaiono nel web servizi di varia natura che vendono a prezzi stracciati piattaforme per realizzare da sé il proprio sito. Il più grande svantaggio è che quelle piattaforme sono strutture preconfezionate, quindi sarai tu a dover adattare la tua attività online a quelle piattaforme e non viceversa, come dovrebbe essere.

Ma ci sono anche servizi che ti obbligheranno a spendere parecchi soldi in canoni annuali offrendoti siti identici a quelli di migliaia di altri clienti. E sempre con piattaforme preconfezionate e quindi limitate.

Queste sono le 7 domande più frequenti che vengono poste alle web agency prima di avere un sito. Se ne hai altre, noi siamo qui a risponderti.

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