Pubblicato il 07/03/2017
Un blog è principalmente un luogo di discussione. È anche un luogo di confronto e di crescita. Non c’è discussione né confronto né crescita se non c’è uno scambio di pensieri.
Ecco l’importanza dei commenti in un blog.
Ci sono aziende che hanno paura dei commenti. Hanno paura di ricevere critiche pesanti, di esporsi, di dover dare delle risposte a clienti insoddisfatti.
Risolvere il problema di un cliente scontento significa non far più sorgere quello stesso problema in un altro cliente. Significa migliorare la propria affidabilità.
Quando un’azienda decide di essere presente nel web, quell’azienda ha deciso – inconsapevolmente o meno – di esporsi. Quando un’azienda decide di avere un blog, quell’azienda – inconsapevolmente o meno – ha deciso di parlare con i suoi clienti.
Se riesci a creare un blog in cui i lettori commentano piacevolmente, quel blog avrà successo e la tua azienda crescerà.
Ma come ricevere più commenti nel blog aziendale?
Nessuna registrazione al blog
Uno degli ostacoli che frena la voglia di commentare in un blog è l’obbligo di registrazione al blog stesso. Alcune grandi aziende, alcuni colossi delle telecomunicazioni e dell’editoria, per esempio, richiedono la registrazione al sito per poter commentare.
I tempi per lasciare la propria opinione a un articolo appena letto si allungano. E, passato lo slancio del momento, il lettore spesso non commenta.
Registrarsi a un sito significa molte volte dover compilare un modulo con più informazioni richieste oltre al semplice nome e a un indirizzo email. Perché dobbiamo inserire troppe informazioni personali soltanto per commentare un articolo?
Il lettore deve quindi ricevere un’email di conferma, confermare la sua registrazione, tornare nell’articolo letto e quindi commentare. Quanti sono disposti a perdere tutto questo tempo?
Differenzia i contenuti nei social
Molti lettori preferiscono commentare su Facebook anziché nel blog aziendale. Perché avviene questo?
L’azienda pubblica un articolo, quindi lo condivide nella sua pagina su Facebook. Chi segue quella pagina lascia un “like” di apprezzamento o un commento. Comportamento del tutto normale, ma gli articoli del blog restano muti, senza discussione, senza alcun segno di apprezzamento.
L’ideale sarebbe differenziare i contenuti. Cioè creare contenuti ad hoc per blog e profili sociali. Creare un piano editoriale per il blog e uno per ogni profilo social dell’azienda.
Il motivo è semplice: ogni piattaforma ha pubblici differenti, ogni piattaforma richiede linguaggi – dunque contenuti – differenti.
Non scrivere in “aziendalese”
Alcuni articoli pubblicati in blog aziendali sono scritti nel cosiddetto “linguaggio aziendalese”: astruso, freddo, distante dal cliente. È il personale stesso dell’azienda a scrivere, quasi sicuramente.
Quel linguaggio non è adatto al web, anzi non è mai adatto. Il linguaggio del web è il linguaggio delle persone, perché il web è fatto di persone, è un luogo virtuale creato per le persone.
Dunque quale linguaggio si potrà mai parlare online?
L’azienda, specialmente nel suo blog – ma anche nel sito come nei suoi profili sociali – deve abbandonare il linguaggio che ha usato finora, perché quel linguaggio allontana le persone, sottolinea una distanza fra azienda e potenziale cliente.
Nei blog occorre scrivere con un linguaggio umano.
Non scrivere soltanto post promozionali
Qualcuno ha creato una formula: su 10 articoli da pubblicare nel blog almeno 8 devono essere contenuti veramente utili ai lettori. I 2 restanti possono essere promozionali.
Tutti odiamo la pubblicità. In televisione ce n’è fin troppa. Strade e autostrade sono piene di cartelloni pubblicitari. Giornali e riviste hanno intere pagine pubblicitarie. In molti siti e portali ci sono banner, annunci e video pubblicitari.
Nei blog i lettori vogliono leggere articoli utili, di intrattenimento, di informazione.
Il blog è un grande strumento strategico nelle mani delle aziende, perché grazie al blog possono mostrarsi come una valida alternativa ai propri concorrenti e conquistare la fiducia dei potenziali clienti.
Mostra le persone dietro il blog
Chi scrive gli articoli di un blog? Spesso leggiamo come autori “admin” o “redazione”. Chi si nasconde dietro quei nomi? Con chi sta parlando il lettore del blog? Chi sta parlando al lettore?
Mostra nomi reali. Mostra le persone dietro le quinte del tuo blog. Il lettore avrà più fiducia in te. Il lettore sarà più propenso a lasciare un suo commento se legge il nome di una persona e non quello di una generica redazione.
Ti senti pronto per tutto questo?