Pubblicato il 25/11/2021
Novità da non perdere per il settore turistico, che nell’ultimo periodo ha subito gli effetti negativi tra chiusure prolungate e ripartenze difficili. A prevedere i contributi è stato l’articolo 1 del decreto legge 152/2021 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 265 di sabato 6 novembre). Sono in arrivo sostegni per l’innovazione tecnologica ed energetica e la digitalizzazione per le società cooperative e per le società formate da giovani e da donne. Sostegni maggiorati anche per le aziende del Mezzogiorno.
Nei prossimi paragrafi vedremo, nel dettaglio, di cosa si tratta.
Quali sono i benefici previsti dal Decreto Pnrr?
Il decreto prevede una serie di interventi che rientrano nell’erogazione dei contributi. Tra questi interventi troviamo:
- L’incremento dell’efficienza energetica delle strutture e di riqualificazione antisismica;
- L’eliminazione delle barriere architettoniche;
- Opere edilizie funzionali alla realizzazione degli interventi indicati nei primi due punti: manutenzione straordinaria, ristrutturazione, restauro e risanamento conservativo
- La realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per le attività termali
- La digitalizzazione (impianti wi-fi, spazi e pubblicità per promuovere e commercializzare servizi e pernottamenti turistici sui siti e piattaforme specializzate, offerte innovative in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità).
Rientrano in quest’ultimo punto anche gli interventi relativi al web marketing, le consulenze nell’ambito della comunicazione digitale, la realizzazione di siti web ottimizzati per il sistema mobile e la creazione di sistemi informatici per i servizi di prenotazione. Leggi di più sul nostro lavoro in questo ambito.
Tutte le strutture ricettive come gli alberghi e gli agriturismi, anche all’aria aperta come i campeggi, le strutture ricreative, fieristiche e congressuali, i complessi termali e i parchi a tema, possono accedere ai nuovi contributi e alle agevolazioni fiscali messi a disposizione dallo Stato.
Gli interventi che rientrano nella possibilità di essere soggetti ad agevolazioni devono essere realizzati a decorrere dalla data di entrata in vigore dello stesso Dl 152, cioè dal 7 novembre 2021, e entro il 31 dicembre 2024.
Credito d’imposta o Contributo a Fondo perduto, per imprese ricettive.
Il credito d’ imposta è riconosciuto fino all’80 % delle spese ammissibili sostenute per la realizzazione degli interventi citati precedentemente. Per il finanziamento dell’incentivo in esame è previsto uno stanziamento di € 100 milioni, per il 2022. Previsto anche un credito d’imposta nel settore dei viaggi: un credito di imposta per la digitalizzazione di agenzie di viaggio e tour operator, nella misura del 50% dei costi sostenuti e fino all’importo massimo complessivo cumulato di 25.000 euro. Per questa misura lo stanziamento ammonta a 98 milioni di euro.
Il contributo a fondo perduto invece, non superiore al 50% delle spese sostenute, è concesso per un massimo di 40mila euro, aumentabile in alcuni casi:
- fino ad ulteriori 30mila euro, qualora l’intervento preveda una quota di spese per la digitalizzazione e l’innovazione delle strutture in chiave tecnologica ed energetica di almeno il 15% dell’importo totale dell’intervento;
- fino ad ulteriori 20mila euro, qualora l’azienda rispecchi i requisiti previsti dall’art. 53, D.Lgs. n. 198/2006, ovvero il decreto sull’imprenditoria femminile, per le società cooperative e le società di persone, costituite in misura non inferiore al 60% da giovani, le società di capitali le cui quote di partecipazione sono possedute in misura non inferiore ai 2/3 da giovani e i cui organi di amministrazione sono costituiti per almeno i 2/3 da giovani, e le imprese individuali gestite da giovani, che operano nel settore del turismo;
- fino a ulteriori 10mila euro, per le imprese con sede operativa nei territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Il contributo è erogato in un’unica soluzione a conclusione dell’intervento, salvo richiesta di un’anticipazione massima del 30% del contributo a fondo perduto a fronte della presentazione di idonea garanzia (fideiussione o cauzione). Il contributo a fondo perduto e il credito di imposta sono cumulabili tra loro, a condizione che tale cumulo non porti al superamento del costo sostenuto per gli interventi agevolati.