Pubblicato il 19/10/2015
"C'era una volta" ….
Confessiamolo, a tutti piace ascoltare storie, non solo ai bambini a caccia di una poppa da cui succhiare latte e di un letto in cui fare pipì nonostante il “non si fa” urlato più volte da mamma e papà. Ebbene sì, anche da adulti continuiamo a voler ascoltare storie, solo che a differenza di quando avremmo ucciso pur di difendere i nostri giocattoli preferiti dalle manie distruttive di un bambino troppo prepotente, oggi ci focalizziamo sulla realtà, su ciò che capita intorno a noi, come la vicina infedele, le "bestialità" uscite dalla bocca di Miss Italia, i nuovi “naufraghi” prossimi a sbarcare sull’Isola dei Famosi e così via.
Fonte memegen.it
“Bravo Capitan Ovvio ha fatto la scoperta dell’acqua calda: che me ne frega dell’insaziabile fame di gossip degli italiani? Io ho un’azienda-hotel-e-commerce da portare avanti, ho bisogno di clienti, mica di casalinghe che pendono dalle labbra di Barbara D’Urso!” Che me ne faccio di sto maledetto storytelling?”
Fonte memegen.it
Sapevi che.....
Le maggiori aziende italiane da diversi anni hanno puntato sullo storytelling per raccontarsi ai clienti, farsi conoscere, costruire la propria identità e stabilire una profonda relazione con essi? Perché hanno deciso sfruttare lo strabiliante potere dello storytelling?
"Tu chiamale se vuoi, emozioni" - Lucio Battisti
Ogni attività commerciale ha una storia alle spalle: a noi il compito di farla rivivere ai clienti narrandogli i nostri ricordi, le intense emozioni che conserviamo nei meandri più profondi del nostro cuore: sogni, fantasie, progetti, ambizioni, obiettivi.
Come fare? Come sfruttare la tecnica dello storytelling in maniera efficace, ovvero per attirare l’attenzione dei clienti, far leggere loro gli articoli del nostro blog, fargli guardare i nostri i video su Youtube, ascoltare i nostri podcast con l’obiettivo finale di vendergli i nostri prodotti e/o servizi?
Ecco le 5 strategie vincenti per uno storytelling di successo, l’ABC per ogni storyteller degno di tale nome!
1 – La regola delle 5 W
Sapevi che ogni pubblico necessita di uno stile preciso, di un tone of voice? Ecco perché è fondamentale conoscere in modo approfondito il proprio target di riferimento, i potenziali clienti al fine di dar vita ad uno storytelling efficace. A prescindere da esso però ogni storytelling degno di tale nome non può fare a meno della regola delle 5 W:
A) CHI
Chi è il protagonista della storia? Una caratterizzazione attenta è uno dei modi migliori per coinvolgere i propri lettori/ascoltatori/clienti.
B) COSA
Cosa è accaduto? Niente di meglio dei particolari per rendere più allettante il racconto.
C) QUANDO
Quando si svolge il racconto? Dare una connotazione temporale alla storia da raccontare la rende maggiormente comprensibile al proprio target di riferimento.
D) DOVE
Dove avviene la storia? Avvolgere chi ascolta nell’atmosfera dei luoghi in cui si svolgono gli eventi è un’ottima strategia per aumentarne il coinvolgimento emotivo.
E) PERCHE’
Per quale motivo gli eventi continuano a succedersi? Nulla può accadere per caso, specialmente nello storytelling.
2 – “Parla come i tuoi clienti”
Come anticipato nel primo punto, ogni pubblico necessita di uno stile preciso, di un tone of voice in grado di coinvolgere, regalare emozioni profonde in completa armonia con l’azienda, il brand, il servizio o il prodotto oggetto dello storytelling: come centrare questo obiettivo?
Le parole chiavi sono coerenza, credibilità, efficacia: impara a conoscere i tuoi clienti “ascoltatori”, individua i loro valori, i loro tratti distintivi, i loro bisogni. Solo così potrai realizzare uno storytelling di successo in grado di “colpirli al cuore”.
3 – “La fantasia al potere”
“Io penso che un uomo senza utopia, senza sogno, senza ideali, vale a dire senza passioni e senza slanci sarebbe un mostruoso animale fatto semplicemente di istinto e di raziocinio, una specie di cinghiale laureato in matematica pura” - Fabrizio De Andrè
Per fortuna non siamo fatti di sola ragione: ecco perché uno storytelling di successo deve puntare dritto al cuore del proprio target di riferimento, servendosi della fantasia, di dettagli vividi in grado di rendere la storia narrata unica e inimitabile.
4 – “Fatti non pugnette”
Lo slogan di Paolo Cevoli, indimenticato assessore di Zelig non sarà sicuramente il massimo dell’eleganza, ma anche un intellettuale del calibro di Benjamin Franklin sembra rendergli merito con questa citazione:
“Ben fatto è meglio che ben detto”.
La parola chiave è mostrare per coinvolgere lo spettatore con la narrazione degli eventi dandogli la possibilità di giudicare autonomamente l’azienda, il brand, il servizio o il prodotto descritto in base a quanto visto, ascoltato, letto. Una storia interessante e ricca di particolari è la migliore arma di persuasione di cui si possa disporre, a patto che essa risulti credibile, veritiera. Ecco spiegata l’importanza di fonti autorevoli ed oggettive: solo in questo modo sarà possibile mantenere le promesse fatte durante la narrazione.
5 – C’era una volta e vissero felici e contenti!
Hai presente la soap opera Beautiful? Ogni storia ha un inizio ed una fine. Elementi imprescindibili dei quali uno storyteller che si rispetti non può fare a meno per raccontare la propria storia, pena un racconto incoerente, disarticolato. Ricorda, le bugie hanno le gambe corte anche nel mondo dello storytelling.
A TE LA PAROLA
Raccontare una storia utilizzando queste strategie non è di certo un gioco da ragazzi, ma con un po’ di allenamento è possibile ottenere risultati strabilianti in termini di engagement e vendite. Se hai esperienza nello storytelling saprai che un racconto ben riuscito può rendere “magico” ogni business: perché non sfruttare appieno questo "incredibile" potere?
Conosci altre strategie per creare uno storytelling di successo? Se ti va di condividere con noi la tua esperienza puoi lasciare un commento qui sotto.