Pubblicato il 23/07/2015
“Social fuffaro, se lo conosci lo eviti, se non lo conosci …. ti svuota l’hotel!”
Nel 2015 sono ancora troppi i miti da sfatare quando si parla di Social Media Marketing per Hotel. Purtroppo il fuffaro dei social, ex camionista impegnato nel trasporto di maiali divenuto guru del Social Media Marketing dopo aver ottenuto ben 50 like sulla sua pagina “il camionista di mer**", è sempre dietro l’angolo! In altre parole?
Che Facebook, Twitter, Google Plus, Instagram e altri social siano una risorsa fondamentale per qualunque attività di Web Marketing è ormai chiaro a chiunque gestisca un Hotel. Purtroppo però vi è ancora molta disinformazione sugli obiettivi perseguibili attraverso i social network, i quali, sconfitta la diffidenza iniziale di molti albergatori sono stati erroneamente eletti da quest’ultimi come panacea di tutti i mali, in grado di attirare visitatori magicamente e risollevare da soli le sorti di una struttura ricettiva.
Aspettative fasulle e smisurate, vero e proprio terreno fertile per il fuffaro dei social e le sue bugie svuota hotel da evitare come la peste. Ecco le 3 più diffuse:
1 – “Le prenotazioni devono avvenire sui Social!”
Quello che l’ex camionista trasportatore di maiali prestatosi al Social Media Marketing ignora è che i Social Media non sono un canale di vendita diretta, ma un efficace strumento per comprendere le reali necessità dei visitatori, comunicare tutte le potenzialità della propria struttura ricettiva, garantire loro assistenza diretta e di conseguenza creare contenuti efficaci in grado di incuriosirli fino a dar vita ad una community di persone che dialoga continuamente con l’hotel attraverso i social e orientata a beneficiare dei servizi di quest’ultimo.
“Mantenere vivo l’interesse del visitatore, finché non si trasforma in cliente”
Ergo, chi mette like sulla pagina Facebook di un Hotel dopo aver visto un amico fare altrettanto, lo fa per conoscere più a fondo offerte, servizi, iniziative, tariffe. Nel trovare risposte esaurienti alle sue domande sarà maggiormente invogliato ad interagire con la pagina e gli altri membri della “community” e prenotare presso quella struttura nel momento in cui andrà in vacanza.
Ecco dunque spiegato il motivo per il quale il centro delle prenotazioni online deve essere il sito dell’hotel e non dai social: il primo è un canale di vendita diretta, mentre Facebook, Twitter, Google Plus etc rappresentano dei canali di supporto alla vendita.
2 – “Un’ottima campagna di Social Media Marketing può trasformare la cacca in cioccolato!”
La dura realtà è che nessun brillante Social Media Strategist (tantomeno un camionista prestato ai social media) può trasformare una catapecchia in un Hotel di lusso agli occhi dei visitatori. Online ed offline vanno a braccetto, vivono a stretto contatto: ad un’impeccabile assistenza on line deve corrisponderne una altrettanto offline quando il cliente si reca in Hotel per il pernottamento (informazioni turistiche, supporto, stanze impeccabili dal punto di vista igienico, etc.). Ergo, a determinare il vero successo di un hotel saranno le emozioni suscitate nei clienti.
3 – “Più like, fan e followers hai, più clienti avrai!”
In realtà quest’ultimi non servono a nulla se provenienti da utenti non interessati ai tuoi servizi. Meglio avere 1.000 fan realmente interessati alla tua struttura ricettiva, pronti ad interagire con gli altri clienti e a tramutarsi in agenti pubblicitari che 100.000 totalmente disinteressati messi lì a far numero.
Conclusioni
Mantenere vivo l’interesse dei visitatori al fine di tramutarli in clienti, offrire ai clienti quanto promesso in termini qualitativi, cercare fan realmente interessati ad un soggiorno presso il proprio hotel: punti chiave in grado di determinare il successo online ed offline di qualunque struttura ricettiva.
A TE LA PAROLA