Web Marketing

Come funziona l’inbound marketing

Vuoi sapere come gestire l'inbound marketing? Scopri nell'articolo che significa creare contenuti, diffonderli nel web e ottenere risultati.

Pubblicato il 08/06/2016

La scorsa settimana hai letto cos’è l’inbound marketing e perché oggi conviene più delle vecchie tecniche di outbound marketing. Il mondo è cambiato rispetto a 20-30 anni fa e è cambiata quindi anche la comunicazione, ma soprattutto è cambiata la percezione del cliente nei confronti delle aziende e dei loro prodotti e servizi.

È questo che oggi devi considerare: il potenziale cliente percepisce l’azienda in modo diverso rispetto a tanti anni fa. Il potenziale cliente oggi ha aspettative diverse sui tuoi prodotti e servizi e idee ben chiare sulle sue necessità.

Oggi il cliente vuole aziende affidabili, vuole essere rassicurato, vuole consigli su cosa acquistare e dove, vuole anche assistenza dopo l’acquisto. Oggi il cliente si informa prima di acquistare e c’è solo un luogo in cui vuole farlo: il web.

Con l’inbound marketing acquisisci clienti dal web, mentre con l’outbound marketing tentavi di acquisirli sparando nel mucchio con annunci pubblicitari alla radio, alla TV, sui giornali, sui cartelloni stradali. L’inbound marketing prevede quindi una strategia di acquisizione clienti più mirata.

Vediamo ora come funziona questo nuovo modello di marketing.

 

Creare contenuti interessanti

Il primo passo da compiere previsto dall’inbound marketing è definire una strategia di content marketing: si chiama così la creazione e la diffusione di contenuti utili per gli utenti, in linea con i servizi e i prodotti offerti da un’azienda.

Il content marketing si fonda su un principio preciso: creare contenuti validi e renderli disponibili agli utenti gratuitamente. Questo porta a un aumento della popolarità e della credibilità dell’azienda.

Si investe sui contenuti, quindi. Non più un investimento su annunci e messaggi pubblicitari, freddi e promozionali al 100%, quindi assolutamente non spontanei e veritieri, ma su contenuti creati con il solo scopo di informare e intrattenere gli utenti.

Esempi di contenuti da pubblicare sono:

  • Articoli di blog: il blog aziendale è un terreno che va coltivato periodicamente. Gli articoli aumentano la contestualizzazione del sito aziendale, ne migliorano il posizionamento sui motori di ricerca, portano traffico mirato al sito, danno prestigio all’azienda stessa, poiché soddisfano le aspettative e i bisogni dei potenziali clienti.
  • Ebook informativi: sono trattazioni più lunghe degli articoli, in cui viene approfondito un argomento, e possono essere rilasciati in seguito all’iscrizione di una newsletter, per esempio, come contenuto premio per gli iscritti.
  • Infografiche: immagini con testi esplicativi, di solito creste per spiegare un concetto o mostrare statistiche.
  • Videotutorial: da pubblicare sia sul blog sia su Youtube o su siti affini. Un video è molto apprezzato dagli utenti.
  • Contenuti per i social media: ogni social ha i propri contenuti, con caratteristiche diverse, proprio perché sono diversi tra loro i social e prevedono quindi comunicazioni appropriate. Non puoi pubblicare lo stesso messaggio su Facebook e Twitter, ma creare un post per Facebook e un tweet per Twitter, anche se l’argomento è lo stesso.

 

Trovare persone che usufruiscano dei contenuti

La creazione dei contenuti non basta: non è sufficiente per ottenere risultati. I contenuti devono essere prima di tutto ottimizzati per i motori di ricerca, quindi deve crearli un web copywriter.

Il passo successivo è la scelta della piattaforma di pubblicazione: come e dove diffondere quei contenuti?

  • Gli articoli possono essere pubblicati nel proprio blog aziendale, ma anche in siti che pubblicano articoli a tema o anche come guest post in blog tematici.
  • Gli ebook possono essere fatti scaricare dopo l’iscrizione alla newsletter, oppure pubblicati in piattaforme adibite agli ebook gratuiti.
  • Le infografiche sono contenuti che si possono pubblicare nel blog.
  • I video sono contenuti multimediali adatti sia al blog aziendale sia a siti di video sharing come Youtube, Vimeo, ecc.
  • I contenuti dei social network vanno pubblicati secondo le caratteristiche di ogni social, tenendo conto anche del tipo di pubblico che li frequenta e delle regole di quel social.

La diffusione dei contenuti è un passo da curare con attenzione, perché determina il successo di quei contenuti.

 

Trasformare i visitatori in clienti

Se avrai lavorato bene, se avrai creato ottimi contenuti e li avrai distribuiti nelle giuste piattaforme, allora col tempo riuscirai a ottenere un pubblico fedele, affezionato, un pubblico che ti riconosce come autorità nel tuo campo e è pronto a servirsi dei tuoi prodotti.

Il potenziale cliente va seguito proprio come seguiresti il cliente già affermato durante la vendita. Rispondi alle sue domande nelle varie piattaforme in cui hai pubblicato i tuoi contenuti, dagli supporto continuo e lo avrai conquistato per sempre.

 

Analizzare i risultati

L’analisi dei dati è fondamentale per capire se i contenuti creati e la loro distribuzione hanno funzionato o meno.

  • Quanti commenti e condivisioni hanno ricevuto i tuoi post nel blog aziendale?
  • E quante interazioni (like, condivisioni e commenti) hanno totalizzato quelli su Facebook?
  • I tuoi tweet ottengono commenti e retweet? Ottieni nuovi follower ogni giorno?
  • Quanti iscritti alla newsletter hai in media ogni mese?
  • Quanto sono apprezzati i tuoi video su Youtube?

Queste domande sono per darti un’idea di cosa significa analizzare i risultati ottenuti con la tua strategia di content markting. In base ai risultati saprai se continuare con quella strategia o se devi cambiarla.

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